In tema di reati tributari, il profitto del reato oggetto del sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente è costituito dal risparmio economico derivante dalla sottrazione degli importi evasi alla loro destinazione fiscale, e rimane inalterato anche nella ipotesi di sospensione della esecutività dell’atto impugnato disposto dalla commissione tributaria, venendo meno solo a seguito dello sgravio da parte della Agenzia delle Entrate o dell’annullamento della pretesa fiscale con decisione, anche non definitiva, del giudice tributario.
p.p., deve necessariamente precisare le ragioni for each le quali il permanere di un rapporto di prossimità tra l’indagato e la res potrebbe incoraggiare la prosecuzione o la reiterazione dell’attività criminosa; per il sequestro preventivo finalizzato alla confisca, invece, il giudice cautelare potrebbe limitarsi advert attestare la confiscabilità del bene, destinatario del vincolo, sul presupposto che la cosa
Invero, l’onere di esplicitare in motivazione gli elementi fondanti l’esercizio anticipato del potere espropriativo favorisce un controllo più approfondito sulle scelte work dal giudice e, in particolare, sul rispetto del principio di proporzionalità, che – come ribadito dalla Corte – deve ispirarne l’operato.
La revoca del sequestro preventivo (ovvero il dissequestro) può essere chiesta al giudice dal PM, dall’imputato o da chiunque ne abbia interesse.
In questo contesto, il pubblico ministero chiede al giudice per le indagini preliminari (GIP) di emettere un decreto di sequestro preventivo del conto corrente dell’indagato for every evitare che il denaro venga dissipato. Il GIP, valutate le circostanze, emette un decreto di sequestro preventivo, il quale deve indicare chiaramente i beni oggetto del sequestro e le ragioni che ne giustificano l’adozione.
La mancanza delle finalità, cui è preordinato il sequestro preventivo, comporta che questo non ha più ragione d’essere allorché i suoi presupposti vengono meno.
prevenzione speciale, intesa ad evitare la prosecuzione dell’illecito, in connessione specifica con l’accertamento penale in corso nel caso di sequestro preventivo.
Il terzo interessato alla restituzione dei beni sottoposti a sequestro ha la facoltà di intervenire nel giudizio cautelare di merito al fantastic di considerably valere le proprie ragioni, esercitando le stesse prerogative processuali delle altre parti, ivi comprese quelle di produrre documenti ed altri elementi di prova; tuttavia, in caso di mancato esercizio di detta facoltà e di un preventivo contraddittorio con le parti già formalmente costituite o intervenute nei precedenti giudizi di riesame o di appello, deve escludersi la possibilità di un intervento tardivo del terzo nel giudizio di legittimità.
Qualora si ritenga che il provvedimento del Giudice non sia legittimo, si può fare ricorso al tribunale del riesame, in modo tale da provare a ottenere la restituzione del bene sequestrato. L’istanza di restituzione può essere presentata da:
In altri termini, alla luce delle statuizioni contenute nei suddetti arresti, il vincolo di indisponibilità, imposto sul bene con il sequestro, proprio in quanto capace di incidere con forza sui diritti del singolo, deve essere necessariamente sorretto da una motivazione esplicativa delle ragioni che giustificano il sacrificio del diritto individuale a vantaggio di interessi della collettività. Ciò è tanto più essenziale in quanto, diversamente, l’esercizio anticipato del potere ablatorio sfuggirebbe a qualsivoglia controllo, alimentando così il rischio di provocare indebite e vessatorie compressioni dei diritti fondamentali.
Avvocato, abilitata a 28 anni, presso la Corte d'Appello di Roma, è titolare del proprio Studio professionale. Svolge attività professionale nell'ambito del diritto civile e del diritto di famiglia, mettendo al centro del proprio lavoro l’ascolto del cliente.
(In motivazione, la Corte ha evidenziato che il terzo creditore e lo Stato sono titolari di posizioni tra loro non incompatibili quanto dura l ergastolo e che, pur in presenza del diritto di credito, in difetto del vincolo cautelare, l’indagato potrebbe effettuare comunque negozi giuridici idonei a disperdere il bene e a frustrare irreparabilmente la pretesa ablatoria). Cass. pen. sez. VI 13 febbraio 2015, n. 6469
Il limite massimo di tempo entro cui può essere mantenuto il sequestro preventivo è la sentenza di primo grado, anche se impugnabile; il sequestro è mantenuto, for eachò, se la sentenza ordina la confisca.
del medesimo articolo, a norma del quale, invece, qualora sia contestato uno dei delitti dei pubblici ufficiali contro la Pubblica Amministrazione, «il giudice dispone» – si potrebbe dire obbligatoriamente – il sequestro preventivo dei beni di cui è ammessa la confisca.